Premessa – Sami, c’e’ un tranello universale, un buco nero, per cui posso accedere alla posta gmail solo dal cellulare, dove non posso inviare email a un recipiente che non ricordo a memoria mentre, dall’altra parte, il server di ego mi ha cancellato la email. Fatto sta che io l’avevo inviata anche a gmail. Ma gmail non lo posso aprire. Sono in un buco esistenzialista-informatico da cui non posso uscire se non ribellandomi ai mezzi per tornare ai fini. Grazie della email, e chiamami (o mandami il numero che ti chiamo io) e si esce a farci tre risate. Oltretutto e’ un’opera pia perche’ ho solo amiche piu’ giovani e magre che possono venirmi a trovare solo fra il martedi’ e il giovedi’, quindi credo ci siano anche dei finanziamenti regionali per chi, come te, vuole portare fuori le madri con figli sotto i ventanni (io). Ti rispondo.
A tirarli su, gli uomini, si ottengono sempre risultati straordinari, c’e’ da dire – che un’altra raccogliera’. Se ogni donna si accontentasse di fare il lavoro che fa, riconoscendo a se’ stessa che tanto vale farlo perche’ molte volte non c’e’ altro nella propria vita che cercare di riaddrizzare guitti senza cervello, si sarebbe gia’ un bel pezzo avanti. Noi li facciamo vestire meglio, gli insegnamo come pettinarsi e li calmi(er)amo quando le circostanze sono avverse. Li amiamo comunque, anche dopo due defaillances sessuali consecutive – or-ro-re – o sei mesi di inattivita’ – ter-ro-re. Noi ci pettiniamo in maniera diversa per loro, abbassiamo lo sguardo quando altri ci guardano per non farli sentire in imbarazzo, e ci mettiamo le scarpe che loro amano, quelle coi brillantini che ci fanno schifo, tanto per soddisfare la loro esigenza di estetica femminile antica e rassicurante. Al termine di questo loro cambiano: dimagriscono all’improvviso, si mettono il profumo, cambiano stile e anche vita. Con la figlia di una delle nostre amiche.
Le mie conclusioni – A parte le esagerazioni, a parte tutto, gli uomini per noi sono indispensabili. Come le biciclette per i pesci.