Attentato dal passato.

Stempiato, ingrassato, con una coltre di forfora che se fosse una macchina sarebbe una panda che scende dall’Abetone, mi si ripresenta un frammento del passato sotto forma di ex. Ex che? Non fidanzato, non presentato ai genitori, piu’ un compagno di cene allegre fino a che sbaglia un congiuntivo e viene eliminato senza passare dal via. Aveva di bello che era un adone, nuotatore, canoista, alto, chiaro di colori e scuro di occhi, oggi assomiglia a quegli impasti di torta al limone che si trovano pre-mescolati nelle bustine della coop. Anche io non e’ che con l’eta’ diventi come Cindy o Claudia ma, come tutte  le donne brutte, miglioro fino al decadimento totale subitaneo. Mi ha salutato, ho notato con piacere che i suoi denti facevano un tuttuno con la ventiquattrore arancione, tutte quelle sigarette non hanno giovato. Ci siamo salutati, con gli occhi, facendo finta di avere da fare. Meno male che le nuvolette dei pensieri non si leggono.

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