Cozy environment / flue

Bisogna avere la febbre e sudarsela a botte di tachipirina per capire il valore dei documentari sui coccodrilli giganti. Vedere nani spalmarsi la nduja sulle fette della salute weimar, veicolo di smercio di tutti gli incassi impropri della seconda guerra mondiale, puo’ essere affascinante sotto la lampada da discoteca che regna nel mio salotto anni settanta. La vicina di casa ha dei catarri che sembra che accenda uno yacht in retromarcia. Il vicino di casa ha finalmente trovato una fidanzata, inspiegabile data la sua somiglianza col neoprene, e gioiscono sotto di me, a lato di me, intorno a me avvolta nella copertona a rose rosa che mi ha regalato mia sorella con la sua solita grazia. Tie‘. Copulano, persino. Mi immagino lei con tre gambe e le braccia come i  mostri dell’eternauta. La mattinata scorre fra sudate incredibili e pensieri che riaffiorano, come l’acne che credevi di avere battuto a sedici anni, e tu sai, in quel preciso istante in cui hai raggiunto il rossore di una scimmia bonobo attorno al naso moccicoso e la bocca a ciabatta, che e’ un grande momento per crogiolarsi nella forfora, nella non doccia, nel caffellatte con quattrocento biscotti galbusera.

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