E’ tanto terribile?

Io non sono un teologo e non vado a messa, oppure non medito con Buddah e non me la piglio con i fratelli musulmani, ebrei, stiliti o induisti. Ho qualche riserva sui testimoni di Geova e su tutto quello che l’america (ci) ripropina sotto forma di remastered-cristianesimo perche’ trovo deleteria la tendenza di alcuni di loro a riadattare cose secondo criteri pratici quando l’avere fede e’ tutto, fuorche’ pratico – ma questi sono miei limiti, non convinzioni. Mi stupirei se, andando in Tibet, qualcuno mi avesse a spregio levato tutti i templi che a noi occidentali ci fanno tanto riflessione e nuova vita, perche’ fanno parte quantomeno del folclore del luogo e uno ci entra dentro e si rimette a nuovo, e anche perche’ la statuina del Buddah magari porta fortuna e speriamo che il 2009 sia meglio del 2008, cose cosi’. E allora, mi chiedo, e’ tanto difficile per i miei fratelli atei, remastered, induisti, musulmani, agnostici, geovani e tutti quegli altri, ammettere che forse anche la mia preghiera serale, quella in cui affido i miei cari ad un sonno ristoratore e il resto del mondo a un destino migliore, quella in cui mi rivolgo ai miei parafernalia perche’ si’, cosi’ mi hanno insegnato da piccina, incluso il crocefisso (orrore!), sia una preghiera che vale qualcosa? Quando la Cecilia si ferma davanti a una statua sacra gli butta un bacino, quando passiamo dai giocattoli pure a loro butta un bacino, al tempietto buddista qui accanto casa passiamo e i pelatoni le danno i bacini. E mi chiedo, io: e’ una cosa tanto terribile?

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