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Juanita de Paola

Ingredienti per un pomeriggio sexy.

“Scusate, lasciatemi in pace, stasera ho un appuntamento galante alle sei”, disse, ed entrò in bagno con la pinza in testa.

Uno degli aspetti positivi dell’età che avanza è la consapevolezza che c’è una sola persona che si merita trattamenti rilassanti, massaggi all’olio e petali di rosa nella vasca: noi stessi. Per cui è diventata una consuetudine apparecchiare un bagno per me stessa degno di una fuitina matrimoniale (ma in solitaria): calice verde chiaro di cristallo pesante, vino francese q.b., bagnoschiuma alla ciliegia e shampoo con maschera, luci spente, temperatura dell’acqua circa quaranta gradi e finestra aperta. Questo piccolo rito, che include anche una vile lametta bic e tutti gli attrezzi per le estremità del corpo umano, richiede silenzio e molte persone addormentate, il cellulare staccato e, se possibile, la pioggia fuori.

Il silenzio è basilare per ascoltare i rumori dell’autunno, ma il più delle volte si sveglia qualcuno che ha un’emergenza davvero importante: la barra degli strumenti di internet explorer è sparita, la connessione è lenta, il cane non ha defecato al solito angolo, sono finiti i fiammiferi svedesi o non si trova l’ombrello quello con la linea argentata appena sotto la punta – in queste tematiche si svolge la vita di ognuno di noi, martoriato da inutilità altrui ma carnefice a sua volta senza rendersene conto. Per questo è importantissimo tenere la luce del bagno spenta, perchè funziona come quando eravamo piccini, e per nasconderci ci mettevamo le mani sugli occhi.

Ma se tutto fila liscio, se gli altri per una mezzora riescono a non assillarti con inutilità varie, allora si prospetta la possibilità di un pomeriggio sensuale, fra bolle e orecchie con l’acqua dentro. E non è poco. “Scusate, lasciatemi in pace, stasera ho un appuntamento galante alle sei“, disse, ed entrò in bagno con la pinza in testa.

Di juanita

50% business, 50% eggs benedict