Il mattino ci accoglie con la sua solita modestia vera, qualche fumo di camino fa immaginare scene familiari, la tosse profonda del vicino fa presagire nulla di buono, l’omino del pane arriva col furgone e urla come un dannato; i colori sono quelli di un lampadario riflesso in un vassoio di argento, e soffiarsi il naso e’ il primo atto di coscenza che si compie noi ex fumatori, nella speranza di soffiare ed eliminare quello che si inalava e accumulava prima. Tetti, alla perdita di occhio, tutta gente che si alza? Mi chiedo sempre. Oppure a qualcuno di loro e’ dato di stare li’, a leggere, ad accendere camini, a non aspettarsi nulla? Mi sto per tuffare nel gomitolo di strade, e non ne ho particolarmente voglia, ma ho la coscenza motore che mi obbliga, per contratto, a farcela. Partenza.