L’importante è abbassare i finestrini.

Fondamentale ricordarsi che le mete che ci si pongono sono indicative. Che nel frattempo in genere salta fuori qualcosa di grandioso, non previsto, non pianificato, ma assolutamente aldisopra delle nostre aspettative: beccarselo, dimenticando il piano A, in genere tessuto a nostra insaputo dalla mamma, dal babbo, da quartiere e persino dal clima. Nessuno ci impedisce di ripartire dopodomani in Svezia, in un condominio ad emissione CO2 pari a zero. Nessuno ha detto che per un certo periodo della propria vita non si possa essere finocchi, bisessuali o dedicarsi all’astinenza completa: salvo rarissimi casi, nessuno si ricorderà di noi. Tanto vale godersela.

Quindi, godendosi un percorso perlomeno pieno di sorprese, è bene tenere la macchina a filo e abbassare i finestrini, evitando di dirigersi verso un nord ostile e molto organizzato; favorendo invece un itinerario verso sud, possibilmente in luogo di frutta e grandi culi. Quei fantasmi che stanno nella televisione, quelle carcasse umane che parlano di nulla e pensano di non essere puniti per avere scoreggiato dalla bocca per tutta la vita, loro, moriranno senza onore, in qualche provincia italiana che gli avrà dedicato una piazzetta. Noi no, noi non ci placheremo mai.

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