Non sono sdoganabile come musicista: ho fatto troppi soldi con la mia società. Due società. Quindi mi trovo in questa situazione terribile per cui quelli che mi piacciono non suonerebbero mai con me per non rovinarsi il pugno sinistro. A questo punto o piglio la via della Santanchè – esco di senno, mi cotono e mi rifugio nella destra milanese – o mi compro una macchina brutta e ricomincio a suonare.