Sante donne.

Conosco solo sante donne, io. Signore. Nelle discussioni ai tavoli di qualunque tipo sono fotunata, mi trovo con signore che hanno a malapena avuto un fidanzato precedentemente al loro presente (e ricchissimo) consorte. Tutte sante. E io da loro per osmosi assorbo santita’, ne approfitto per lavare i miei panni sciocchi e sporchi, le ascolto sperando di diventare anche io una signora solo a stare loro vicino. La realta’ e’ un pochino diversa, ma io mica glielo dico. Mica glielo dico che una volta alle quattro del mattino ho deciso che sarebbe stato divertente invitare quel mio amico a fare un bagno di bolle, eppure lui era quasi impegnato, eppure si era gentilmente offerto di grattarmi la schiena con la spugnetta lo stesso, eppure aveva fatto quasi duecento chilometri per assicurarsi che io riuscissi a portare a termine una toeletta straordinaria. Fu una nottata davvero pulita. O mica glielo dico che un’altra volta ho fatto un viaggio solo per incontrare un giovanissimo pittore francese per un mezzo pomeriggio. E non gli dico nemmeno che le riconosco quasi tutte, ora si sono ripulite, ma mentre io mi facevo qualche bagnetto e qualche viaggetto queste andavano a Forte dei Marmi, dove io lavoravo per le crocere, tutte belline, tutte fini, a pregare che qualche miliardario, sempre con finezza, se le chiavasse.

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