Da un mese a questa parte due volte al giorno almeno mi prende un prurito tremendo in qualche posto – ogni giorno cambia – dove scopro un pezzo di pelle in evidenza, gonfio come quando ti punge una medusa di striscio, che devo grattare se no impazzisco. Dopo un minuto in cui cerco di scarnificarmi viva, l’alien se ne va e mi lascia come è arrivato, solo con qualche graffio che chi non mi conosce imputa a rotolamenti suini (e mi sorride). Oggi è il turno dell’avanbraccio sinistro – temo che un giorno il tutto approcci la faccia. Il mio amico W mi ha detto che è una sindrome neurotica, cioè che sono come quei pazzi che si strappano le ciglia o si tagliano.
Non mi dispiace che il mio corpo mi comunichi qualcosa sotto forma di scabbia isterica, solo che non capisco cosa dovrei intuire; osservo allora i segni rossi fosforescenti, sento anche la temperatura diversa, più calda, dove ho grattato con le unghie, mi sento impotente come se dovessi leggere le istruzioni per scampare ad un incendio imminente in una lingua che non conosco. Brucio, in pratica, dalla testa ai piedi. Non ho il coraggio di andare dal dottore, perchè non troverebbe nulla, e allora dovrei rassegnarmi all’idea di fare parte della schiera dei pazzi. Quindi preferisco alimentare fantasie strambe, come allergie improvvise a cose che sto mangiando, bevendo, facendo, e depennandole dalla lista di quelle che mangerò, berrò, farò.
Così se n’è andato il pane fresco, la lana, il vino rosso, le calze, lo stare a sedere più di due ore di fila, un deodorante per l’ambiente dai colori troppo accesi per essere benigno, il riscaldamento in luoghi con tappeti, i tappeti e la cioccolata. Il prurito può prendere anche sotto la doccia quando l’acqua è molto calda, per cui ora metto il miscelatore su quel caldino che non serve a mandare via la stanchezza. Forse il mio corpo vuole convincere la mia mente a obbligarmi a non fare più nulla, ad abbracciare una nuova era di pigrizia e risultati senza fatica – un periodo opposto a quello passato negli ultimi dieci anni, in cui ho dovuto sudare anche l’acqua del rubinetto. Oppure sto facendo qualcosa dicendomi che mi piace, e poi invece mi fa schifo. Dove stanno i traduttori da io-dentro a io-prudo?