Rinizia l’epoca delle riunioni. Rinizia la programmazione e il dentro al posto del fuori. Niente birretta sulle panche sotto le stelle dopo l’incontro, piuttosto una bella tisana calda o, per i più fortunati che conoscono Lorenzo Iori, un buon bicchiere di vino – a lui piacciono i siciliani e i toscani – e come dargli torto. Ritorniamo alla didascalica, al cesello e alle spartizioni di doveri. Che in politica vengono coordinati da chi non ne ha: è questo che mi ha sempre inquietato dei professori, ad esempio, il fatto che ci insegnassero le cose e vivessero una vita tutto sommato mediocre – infelice, dimessa. Non tutti, certo; qualcuno era un campione, un illuminato, si capiva che era felice. Ma la maggior parte si vedeva che ci insegnava perchè gli adulti non gli davano retta.
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