
Salvati con un calcio
Aveva provato, lui, ad urlare, ma da piccina il mio papà mi aveva insegnato come bloccare il morso dei cani grossi con il pugno, e mi era venuta questa idea di usare la stessa tecnica: funzionava.
Aveva provato, lui, ad urlare, ma da piccina il mio papà mi aveva insegnato come bloccare il morso dei cani grossi con il pugno, e mi era venuta questa idea di usare la stessa tecnica: funzionava.
La polvere di stella umana è come quei brillantini di Trilly: per minuti, ore, tutti ti aprono le porte e puoi volar, come dice la canzoncina di Peter Pan.
Fare la posta su una panca – e non al moroso.
Come ogni dittatore che si rispetti, in fin dei conti questo è il mio regno e io ci governo, ho anche certe pretese non proprio a modino – ma io non posso sopportare le persone sciatte, quindi dimenticatevi pure il pigiama e la scarpe comode.
Sei laureato in Scienze Biologiche, gli dico. Si, ma non lo mettere, sembra che mi voglia riscattare da un immagine di omino tutto mossette solo perchè faccio il truccatore.
Quindi andiamo al bar, dove conto di fare ottima impressione chiamando la barista per nome.
Ex voto sono stati trovati fuori dalle chiese, lucchetti con fidanzate d’annata legate dentro – prendi lei, oh Thor, e dammene una nuova.
La popolazione delle donne con giro vita superiore al torace ringrazia, sentitamente, sperando nell’osmosi fisica.
Metti in fila, baby, queste sono le vacanze della mamma.
Il blog del Ministero si sposta su Miss Italia, per un pochino. Il tempo di investigare fanciulle, futuro e madri con bigodini in mano – speranze di corone, delusioni micidiali, gioie imperiture e lo sbirilluccichio della pazza idea: seguire Martina, Federica, Denny, Adriana, Anna. Sophia.
Si somigliano un pochino le due, parecchio a dire la verità ma te ne accorgerai a breve, non ora che sei ancora accecato dall’idea che sia possibile cominciare da zero dopo i dodici anni.
Mi fate apparire anche prestiti, non so come avete capito che il mio conto in banca è allegramente banale, eppure a me hanno insegnato che se non ce l’hai, i soldi, non ci puoi comprare le cose.
Ricordo il mare, Tirrenia, e pomeriggi di lenzuola fresche e tapparelle abbassate, sul divano letto, per riposarsi. I piedi neri di mamma che si abbronza come una turca.
Ma come, papà ti aveva dato tutti quei soldi e la sola cosa che sei riuscito a riportare a casa è una berlina? Cristo.
C sa mettere il disco nella plancia Pioneer con la soddisfazione di chi possiede un’auto d’epoca e la usa per andare alla Coop.
Aglio e tramaglio.
Invidio molto, in maniera benevola. Faccio in modo di fare capire a quelli che mi provocano questo sentimento rognoso e necessario le ragioni, tiro…
Il mio senso preferito.
Così Martedì, io e il mio maestro, ci scambieremo le due cose più amate l’uno dall’altra: la sua competenza, la mia fiducia. Il suo parlare e il mio silente ascoltare.
E’ la primavera, con buona pace dell’inglese, e le coppiette che giocano a fare i grandi non solo mi appassionano, ma mi attorcigliano lo stomaco.
Io ci provo.
Con questa carena si è cuccata uno dei maschi alfa del paesino dove vivo: macchinone, poca spesa molto ristorante, stecche di sigarette, coca, viaggi, gioiello, pasticcini la domenica.
Piuttosto, pensare che in casi come questi le compagnie aeree aumentano i prezzi mi ricorda cosa siamo: bestie, che fanno la scorta per l’inverno. Tutto qui.
Un buon modo di fuggire questo oblio e’ abbracciare il passato di chi ci prepariamo ad amare e accondiscendere alle magagne presenti di chi amiamo, riamati, da molto tempo – o causa parentela.