Il nuovo porno feticcio italiano si chiama Win For Life. E’ una lotteria dove se becchi le cose giuste, ricevi una pensione vita natural durante, mensile, sui 4000 euro. La risposta alle grandi domande quotidiane del tipo “ce la farà mio figlio a sfangare la celiachia” o “ho iniziato un’impresa e ora sto per chiudere con duecento dipendenti” o ancora ” mio marito va con i transessuali e non indossa il preservativo”, tralsciando le domande serali “Dio c’è, o ci fa?”, quella risposta ce la dà lo stato, scegliendo l’unico linguaggio che ormai parliamo: il vitto assicurato.
Uomini di mille anni giocano due o tre volte al giorno, ragazzini e donne mature almeno due a settimana. Mentre lo stato si prende i loro soldi e rinfresca un ministero qua e uno là, cambia i mobili nell’androne del Parlamento, compra dio solo sa cosa in nome delle spese di rappresentanza, noi rimaniamo qui, col sogno della pensione a vita.
Che poi è una manna, ti immagini: cara, ho vinto Win For Life, non ho più bisogno di lavorare o di uscire di casa, sappi che ti puoi permettere di spendere 1000 euro al mese in follie, che so, giacchetti, borse, cose per la casa, tanto il mutuo è assicurato e la scuola dei bimbi pure. E ora ti immagini lei, certo caro, ci mancherebbe, ora se mi scusi vado a farmi ingroppare dall’idraulico albanese, perchè se rimango qui altri due minuti mi uccido.
I sogni sono desideri, ma se i desideri sono la pensione, ma cosa siamo diventati?